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I Segni del Passato

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I Segni del Passato

Camminando per le vie dei centri storici è facile, per occhi che sanno e vogliono vedere, imbattersi in inequivocabili segni della storia che rimangono attaccati agli edifici, alle strade, agli alberi, ad ogni cosa.

La struttura delle Cose

Ogni uomo del tempo che fu ha voluto cambiare la struttura delle cose, senza però del tutto annientare ciò che era stato fino ad allora costruito: con la teoria del nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, possiamo osservare come per esempio una piazza abbia la forma dell’antico foro romano che sotto rimane, un edificio nasconda sotto la tempera bellissimi affreschi ottocenteschi, strane pietre sulle strade –  come se fossero posate a caso o fuori luogo- indichino invece tracce di vecchi accessi sotterranei, oppure, ancora meglio, se abituiamo i nostri occhi a vedere oltre le apparenze, riusciamo ad intuire cosa fosse nel passato quello specifico edificio .

Osservazione ed Ascolto

I muri parlano e noi dobbiamo solo imparare ad ascoltare.

Ho notato per esempio, al solo sguardo e senza conoscerne la storia, come un teatro della nostra bella Romagna fosse in realtà la scuderia del Palazzo, solo gettando uno sguardo alla facciata ed alla piazza antistante ed osservando la disposizione delle finestre ….

Non possiamo essere eruditi su tutta la storia che ci ha preceduto, ma possiamo essere in grado di capire da dove veniamo, sedendoci un solo attimo in un centro storico, in un piccolo borgo, ai piedi di un rudere di un castello.

Se vogliamo, anche un vecchio albero ha i segni del passato, esattamente come ogni forma che ci circonda, noi inclusi.

Per esempio il Platano Orientale che costeggia la via Cervese in località Carpinello (FC), emblema di una antica Villa di Nobili Locali dei primi dell’Ottocento: sembra che addirittura il Carducci lo notò, come se i grandi avessero un canale preferenziale di comunicazione.

Faceva probabilmente parte di un immenso Parco, che è andato completamente distrutto, lasciandolo solo a rappresentare la storia di Quella Famiglia, di quei luoghi, di tutti i passanti sotto di lui fermatisi, chissà magari anche di qualche battaglia, perché Lui sta lì da molto prima di tutti.

Ma solo fermandoci un poco, possiamo vedere.

Alessandra Sbaraglia

( per ulteriori info sul Platano Orientale https://www.forlipedia.it/il-platano-di-carpinello/ )